Orrore, ucciso Falcone. Mille chili di tritolo sotto l’autostrada. Morti la moglie e tre agenti di scorta. Otto feriti. Qualche giorno fa aveva detto:mi hanno, stavolta i boss mi ammazzano

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by Gianfranco Marotta
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Il giudice Giovanni Falcone, 53 anni, e’ stato ucciso dalla mafia in un agguato nel quale sono morti anche tre uomini della scorta. La moglie Francesca Morvillo, magistrato, consigliere di corte d’appello, e’ deceduta in ospedale, poche ore piu’ tardi. Nell’attentato sono rimaste ferite dieci persone, alcune in modo grave. Una strage che fa ripiombare Palermo nel caos. Falcone, che da un anno era diventato direttore generale degli affari penali del ministero della Giustizia, viveva nel mirino dei boss da tredici anni. Era il numero uno nella lista dei condannati a morte. L’attentato e’ stato commesso poco dopo le 18,30 sull’autostrada Palermo-Trapani, dieci chilometri da Palermo. Falcone era giunto pochi minuti prima da Roma, per trascorrere il fine settimana con la moglie. Una carica di esplosivo – mille chili di tritolo – e’ stata collocata in uno dei sottopassaggi metallici del tratto autostradale che il magistrato stava percorrendo con la moglie (che era andata a prelevarlo in aeroporto), e con la scorta. Sei le vetture coinvolte nell’esplosione innescata da un congegno radiocomandato, con il sistema libanese. La Fiat Croma blindata che Falcone stava guidando, di color bianco, e’ stata sventrata. Un’altra Fiat Croma con tre uomini della scorta e’ stata catapultata a duecento metri in uno spiazzo davanti a un mangimificio. Pure investita nel devastante scoppio una terza Croma con altri uomini di scorta. Le tre vittime finora accertate sono Vito Schifano, di 27 anni, Rocco Di Cillo e Antonio Montinari. Le altre tre automobili coinvolte nella deflagrazione sono una Opel Corsa e una Fiat Uno verde che viaggiavano nella corsia opposta e una Lancia Thema grigia che si era frapposta nel corteo delle tre Croma e i cui occupanti sono rimasti pure gravemente feriti. L’esplosivo ha distrutto oltre cinquanta metri di autostrada. L’allarme, immediato, ha messo in moto un gigantesco apparato. Sono giunte decine di ambulanze, autoradio di polizia carabinieri guardia di finanza. Una scena desolante, le urla dei feriti, le richieste di soccorso, la pietosa e difficilissima rimozione dei cadaveri portati nell’Istituto di medicina legale per le autopsie.

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